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La Minetti prendeva 15mila euro da Berlusconi

e adesso la Polanco vuole parlare

Nicole Minetti ha percepito bonifici dall’ex Premier Silvio Berlusconi per 15mila euro al mese. È quanto emerge dalla seconda deposizione del tesoriere di fiducia dell’ex premier, Giuseppe Spinelli, che racconta anche di costanti versamenti in contanti alle “olgettine”, nell’ambito dell’inchiesta “Ruby ter”, incentrata sulle accuse a Berlusconi di corruzione in atti giudiziari, che vede coinvolte altre 40 persone, oltre all’ex Presidente del Consiglio e Ruby stessa.

I pagamenti effettuati alla Minetti confermano dunque le indagini che volevano enormi somme di denaro mosse da Berlusconi a favore di tutte le ragazze coinvolte nei suoi festini a luci rosse, per diversi milioni di euro, che l’ex Cavaliere ha elargito a cavallo dei due processi ma anche fino a poche settimane fa, per non far rivelare a nessuna di esse quanto succedeva nella sua villa ad Arcore. In particolare, però, la Minetti, già condannata a tre anni di reclusione nel “Ruby 2″ per favoreggiamento della prostituzione, non rischia nulla per le accuse di corruzione in atti giudiziari, in quanto occupa il ruolo di imputata, e non di testimone, come le altre ragazze. Per lei solo guai fiscali in vista.

Intanto, una delle fedelissime delle “cene eleganti” di Arcore, Marysthell Polanco, avrebbe scritto a Ilda Boccassini, il procuratore aggiunto al tribunale della Repubblica di Milano, una richiesta ad essere sentita, lasciando intendere di avere qualcosa da rivelare. Va quindi incrinandosi il rapporto tra le ragazze coinvolte nello scandalo, che da sempre hanno difeso Silvio Berlusconi. «Voglio parlare, voglio essere sentita», avrebbe scritto l’ex-showgirl alla Boccassini.
Nel frattempo, dalle indagini è emerso anche che Berlusconi avrebbe messo a disposizione una decina di immobili ad altrettante ragazze per ricompensarle del loro silenzio nei processi. Non immobili qualunque ovviamente: nella lista compaiono appartamenti nella Torre Velasca, storico grattacielo che affaccia sul Duomo di Milano, e ville di lusso a Bernareggio, in provincia di Monza. E mentre fra le spese di Ruby, non giustificabili con i suoi guadagni, visto che risulta senza lavoro, compaiono anche 1.500 euro per la babysitter di sua figlia, la Procura è pronta a eseguire, nei prossimi giorni, una rogatoria in Messico, alla ricerca di informazioni utili su alcune proprietà a lei riconducibili e che si trovano a Playa del Carmen: un ristorante, un pastificio e un paio di palazzine con appartamenti da affittare.